Serve prevenzione come la manutentenzione territorio e investimenti coerenti"
Una nuova allerta rossa sul nostro territorio, uomini e mezzi mobilitati per sostenere comunità in difficoltà, situazioni estreme, ma non più imprevedibili. Per Legambiente Liguria prevenzione significa manutenzione del territorio, vuol dire concretizzare il termine "adattamento al cambiamento climatico", una politica che richiede risorse ma anche capacità strategica di lettura degli eventi futuri.
In una regione sostanzialmente isolata, moltissime ancora in queste ore le segnalazioni di persone in difficoltà e il vento, in conflitto tra Libeccio e venti freddi da nord, resta il fenomeno maggiormente preoccupante per le manifestazioni che produce al suolo. I fiumi e torrenti porteranno, rendendo così esplicito e visibile sulle spiagge delle nostre coste l’abbandono dei boschi, tronchi e materiale vegetale, con i costi di smaltimento a carico dei comuni.
Secondo Santo Grammatico presidente di Legambiente Liguria, "la Regione insieme al sistema di protezione civile, agli amministratori locali e ai tanti volontari e volontari ha saputo governare queste ore di difficile allerta, ma ciò che manca è la volontà di affrontare le conseguenze dei mutamenti climatici nel loro complesso e su tutto il territorio regionale, non solo in modo puntiforme in alcune zone sensibili. La gestione dell’emergenza sembra diventare rituale e posta come unica soluzione in questa fase storica. E’ invece necessario dimostrare la volontà e la capacità di pianificazione, intervento e adeguamento delle infrastrutture di fronte a fenomeni che non sono certo nuovi ma che si manifestano con modalità sempre più estreme e che vanno mitigati".
"Per questo la manutenzione del territorio" sottolinea Grammatico, "deve diventare fattore di sicurezza per i cittadini e competitività per il sistema ligure. Il taglio degli alberi lungo strade e ferrovie la manutenzione dei boschi, l’ammodernamento e la sicurezza dei sistemi di trasporto e distribuzione elettrici, il rinnovo del parco rotabile dei treni (in Liguria troviamo la situazione peggiore del centro-nord, con l’età media dei treni che arriva a 19,1 anni) la cura delle strade nell’entroterra, interessate da gelo o frane, la restituzione di adeguati spazi all’acqua di fiumi e torrenti, il trasferimento dai luoghi a rischio idrogeologico di strutture esposte a danni, rappresentano politiche inderogabili".
Concentrare gli investimenti su un lavoro di messa in sicurezza del territorio, perchè, secondo Grammatico "è noto che i fondi delle Province per la manutenzione delle strade, compresa l’onere di spargere il sale nelle strade dell’entroterra, siano sensibilmente diminuiti. Ma inutile procedere con la ricerca di finanziamenti per le grandi opere, quando la vera grande opera deve essere capillare e collegata al territorio, per garantire collegamenti tra i centri abitati liguri e serenità ai cittadini".