L’idrogeologia è la disciplina delle scienze geologiche che studia le acque sotterranee, anche in rapporto alle acque superficiali. Nell’accezione comune, il termine dissesto idrogeologico viene invece usato per definire i fenomeni e i danni reali o potenziali causati dalle acque in generale, siano esse superficiali, in forma liquida o solida, o sotterranee. Le manifestazioni più tipiche di fenomeni idrogeologici sono frane, alluvioni, erosioni costiere, subsidenze e valanghe.
Protezione Civile Nazionale.
Secondo gli ultimi dati ISPRA, sono 7.145 - pari all’88,3% del numero totale - i comuni italiani soggetti a rischio frane e alluvioni; di questi, 1.930 hanno risposto all’indagine di Legambiente, riportata nel Dossier Ecosistema Rischio 2017.
Un terzo delle amministrazioni liguri (75 su 235) hanno risposto all’ultima indagine, mettendo in luce la necessità di attuare interventi di mitigazione del pericolo dal dissesto idrogeologico. Emerge, inoltre, l’esigenza di diffondere una cultura di convivenza con il rischio e di autoprotezione dei cittadini.
Le cause che rendono la Liguria particolarmente soggetta al dissesto idrogeologico sono diverse: prima fra tutte, la conformazione naturale, con alte montagne a ridosso della costa ed il conseguente grande numero di torrenti e piccoli rii che percorrono il territorio.
Tale situazione è stata ed è tutt’ora aggravata dalle varie forme di deturpamento da parte dell’uomo, attuate nel corso degli anni. L’ imperterrita cementificazione, iniziata durante gli anni del regime fascista e proseguita durante il boom economico, ha portato alla costruzione di edifici e strade, indipendentemente dalle condizioni geofisiche e morfologiche del terreno, mettendo in condizioni di rischio sempre maggiore gli abitanti che vivono e lavorano in questi territori. La continua copertura e restringimento degli alvei non solo ha diminuito o addirittura sottratto all’acqua lo spazio naturale di scorrimento, ma ha così creato una maggior impermeabilità del territorio.
I cambiamenti degli stili di vita della società contemporanea, hanno compromesso la presa in carico e la cura del territorio, dello stesso, soprattutto di quello montuoso. Si verifica, per esempio, una diminuzione della pulizia dei boschi o l’abbandono dei muretti a secco, che da secoli hanno mutato la struttura di tali montagne. Questi fenomeni creano da un lato, il crollo della struttura montuosa a discapito dei luoghi antropizzati e delle popolazioni che vi vivono e, dall’altro, l’arrivo di grosse quantità di detriti e rifiuti a valle durante gli eventi calamitosi, aggravandone le conseguenze.
A fronte, inoltre, dei cambiamenti climatici in atto, risulta necessario introdurre, all'interno della pianificazione di bacino e negli interventi di riduzione del rischio, la chiave dell’adattamento e della mitigazione di tali mutamenti, intervenendo in maniera prioritaria sulle aree urbane, ed avviando una politica di delocalizzazione degli edifici a rischio.
Legambiente da anni è attenta ed attiva su tale tematica. Per l’anno 2017/2018 Legambiente Liguria, attraverso il progetto dei Corpi Civili di Pace, parte del Servizio Civile Nazionale, è attiva nel progetto dal titolo: “Genova e il rischio idrogeologico: prevenzione e gestione dei conflitti”, incentrato sul tema del rischio idrogeologico a Genova.
Il progetto mira a favorire le conoscenze da parte dei cittadini che vivono o lavorano nelle zone esposte a maggiori pericoli nel territorio genovese, in merito alla vulnerabilità del territorio, agli elementi che nella gestione dei corsi d’acqua e del suolo amplificano il rischio e, soprattutto, la divulgazione e l’attenzione alle pratiche di “autoprotezione” e dei comportamenti per mantenersi in sicurezza in caso di necessità.
Il progetto, dopo la prima fase di formazione, è attivo nei seguenti fronti:
• La somministrazione di un questionario conoscitivo ai cittadini, commercianti e insegnanti della Val Bisagno.
• Organizzazione di passeggiate di quartiere, incontri pubblici e convegni con il coinvolgimento dei cittadini e delle associazioni locali.
• Dal 26 marzo all' 11 maggio, è indetto il concorso di idee "Crea il tuo acrostico" della parola Alluvione, rivolto alle classi delle scuole primarie e secondarie di primo grado.
Dal 15 gennaio al 23 marzo si è svolta, nello spazio della Cuspide di Palazzo Verde, una mostra laboratorio dedicata alle classi delle scuole primarie e secondarie di primo grado e alle fasce più vulnerabili della popolazione, quali ragazzi di nazionalità straniera ed adulti con disturbi psichiatrici.
Di seguito i LINK ai documenti e al materiale multimediale per l'approfondimento:
Un terzo delle amministrazioni liguri (75 su 235) hanno risposto all’ultima indagine, mettendo in luce la necessità di attuare interventi di mitigazione del pericolo dal dissesto idrogeologico. Emerge, inoltre, l’esigenza di diffondere una cultura di convivenza con il rischio e di autoprotezione dei cittadini.
Le cause che rendono la Liguria particolarmente soggetta al dissesto idrogeologico sono diverse: prima fra tutte, la conformazione naturale, con alte montagne a ridosso della costa ed il conseguente grande numero di torrenti e piccoli rii che percorrono il territorio.
Tale situazione è stata ed è tutt’ora aggravata dalle varie forme di deturpamento da parte dell’uomo, attuate nel corso degli anni. L’ imperterrita cementificazione, iniziata durante gli anni del regime fascista e proseguita durante il boom economico, ha portato alla costruzione di edifici e strade, indipendentemente dalle condizioni geofisiche e morfologiche del terreno, mettendo in condizioni di rischio sempre maggiore gli abitanti che vivono e lavorano in questi territori. La continua copertura e restringimento degli alvei non solo ha diminuito o addirittura sottratto all’acqua lo spazio naturale di scorrimento, ma ha così creato una maggior impermeabilità del territorio.
I cambiamenti degli stili di vita della società contemporanea, hanno compromesso la presa in carico e la cura del territorio, dello stesso, soprattutto di quello montuoso. Si verifica, per esempio, una diminuzione della pulizia dei boschi o l’abbandono dei muretti a secco, che da secoli hanno mutato la struttura di tali montagne. Questi fenomeni creano da un lato, il crollo della struttura montuosa a discapito dei luoghi antropizzati e delle popolazioni che vi vivono e, dall’altro, l’arrivo di grosse quantità di detriti e rifiuti a valle durante gli eventi calamitosi, aggravandone le conseguenze.
A fronte, inoltre, dei cambiamenti climatici in atto, risulta necessario introdurre, all'interno della pianificazione di bacino e negli interventi di riduzione del rischio, la chiave dell’adattamento e della mitigazione di tali mutamenti, intervenendo in maniera prioritaria sulle aree urbane, ed avviando una politica di delocalizzazione degli edifici a rischio.
Legambiente da anni è attenta ed attiva su tale tematica. Per l’anno 2017/2018 Legambiente Liguria, attraverso il progetto dei Corpi Civili di Pace, parte del Servizio Civile Nazionale, è attiva nel progetto dal titolo: “Genova e il rischio idrogeologico: prevenzione e gestione dei conflitti”, incentrato sul tema del rischio idrogeologico a Genova.
Il progetto mira a favorire le conoscenze da parte dei cittadini che vivono o lavorano nelle zone esposte a maggiori pericoli nel territorio genovese, in merito alla vulnerabilità del territorio, agli elementi che nella gestione dei corsi d’acqua e del suolo amplificano il rischio e, soprattutto, la divulgazione e l’attenzione alle pratiche di “autoprotezione” e dei comportamenti per mantenersi in sicurezza in caso di necessità.
Il progetto, dopo la prima fase di formazione, è attivo nei seguenti fronti:
• La somministrazione di un questionario conoscitivo ai cittadini, commercianti e insegnanti della Val Bisagno.
• Organizzazione di passeggiate di quartiere, incontri pubblici e convegni con il coinvolgimento dei cittadini e delle associazioni locali.
• Dal 26 marzo all' 11 maggio, è indetto il concorso di idee "Crea il tuo acrostico" della parola Alluvione, rivolto alle classi delle scuole primarie e secondarie di primo grado.
Dal 15 gennaio al 23 marzo si è svolta, nello spazio della Cuspide di Palazzo Verde, una mostra laboratorio dedicata alle classi delle scuole primarie e secondarie di primo grado e alle fasce più vulnerabili della popolazione, quali ragazzi di nazionalità straniera ed adulti con disturbi psichiatrici.
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REGIONALE
COMUNICATI STAMPA
VIDEO LETTERE ALLE AUTORITA' DOCUMENTI/DOSSIER RASSEGNA STAMPA: 19/01/2018 - Ecosistema a Rischio Genovatoday Città della Spezia Il Secolo XIX ANSA TG3R (Dal minuto 10:32) 25/08/2015 CAMPO MONTEROSSO - PARKS.IT CAMPO MONTEROSSO - CITTADELLASPEZIA CAMPO MONTEROSSO - GAZZETTADELLASPEZIA 17/08/2015 CAMPO MONTEROSSO - CITTADELLASPEZIA CAMPO MONTEROSSO - GAZZETTADELLASPEZIA |
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