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SEMINE OGM: TAR RIGETTA LE MOTIVAZIONI DEL RICORSO DI FIDENATO.

24/4/2014

 
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                        Legambiente: “Sentenza storica. L’Italia è libera da Ogm”

Una grande vittoria per l’agricoltura italiana di qualità: il Tar del Lazio ha confutato tutte le motivazioni  che secondo l’agricoltore friulano Fidenato, che vorrebbe seminare liberamente mais biotech, avrebbero dovuto far cadere il decreto interministeriale di agosto per il quale “la coltivazione di varietà di MAIS MON 810, proveniente da sementi geneticamente modificate è vietata nel territorio nazionale fino all'adozione di misure comunitarie di cui all'art.54, comma 3, del Regolamento CE 178/2002 e comunque non oltre diciotto mesi dalla data del presente provvedimento".
La sentenza del Tar si rifà al principio di precauzione in quanto sono state evidenziate le conseguenze potenzialmente negative per l’ambiente derivanti dalla contaminazione del mais Mon 810.

“Questa sentenza – ha dichiarato il presidente nazionale di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza  - serve innanzitutto a ripristinare la legalità : nessuno può coltivare impunemente Ogm in Italia. Il Governo Italiano s’impegni quindi nel semestre europeo affinché l’Ue adotti una nuova regolamentazione che consenta agli Stati membri di vietare coltivazioni Ogm anche per ragioni economico-sociali”.

ERZELLI: CROLLA IL BLUFF DI CASTELLANO E BURLANDO

22/4/2014

 
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Legambiente Liguria: operazione insostenibile sin dalla sua concezione, ripensare l’urbanistica e investire per favorire la nascita di ecoquartieri.

Dopo l'università, che rifiuta di indebitarsi per fare da specchietto delle allodole, dopo che Ericsson appena trasferita ( in affitto ) non si sa per quanto, ha immediatamente iniziato coi licenziamenti ( travestiti da abbandoni incentivati ), anche l'azienda del presidente Castellano, l'Esaote, ha comunicato che trasferirà agli Erzelli solo metà degli addetti attuali. Il trasferimento riguarderà quelli che saranno impegnati nell'area dove dovrebbe sorgere l'ennesimo supermercato, e comunque nessuno addetto alla produzione. (e l'acquisto dei terreni per lo stabilimento a Firenze già definito da anni dall'Esaote, il progressivo mancato rinnovo dei dipendenti precari, la mancanza, denunciata dai sindacati di un piano industriale ). Castellano e le banche che lo hanno sempre sostenuto Resta con un enorme problema da gestire, in compagnia del presidente della Regione Burlando, visto il rischio , come denunciano i lavoratori della perdita di alcune centinaia di posti di lavoro. Legambiente Liguria da anni sostiene che l'operazione Erzelli era solo una operazione di marketing che serviva a procurare grandi guadagni con soldi pubblici alle banche e agli speculatori fondiari e immobiliari. Del resto lo stesso architetto Renzo Piano aveva capito molto presto il vero senso dell'operazione e se ne era andato sbattendo la porta. Molti non hanno voluto vedere, molti hanno sostenuto interessi privati raccontando di un interesse pubblico che non è mai stato in realtà la priorità di chi ha concepito l'operazione Erzelli. Anche il Comune di Genova che dichiara negli intenti del nuovo PUC la regola ( proposta da Renzo Piano ) del "costruire sul costruito” e che invece propone di sostituire un deposito di containers con qualche centinaia di migliaia di metri cubi di cemento, ha la sua parte di responsabilità in questa operazione.

E adesso come si proseguirà? Ancora cemento, comunque e sempre? Quali insediamenti saranno possibili: l'università, l'ospedale, magari l'iit, tutto con soldi pubblici per salvare i conti delle banche e dei costruttori?

Pensiamo che al di la dei necessari accertamenti da parte della corte dei conti, sia necessario un grande ripensamento delle politiche urbanistiche sin qui seguite a cominciare da Erzelli con meno marketing e più coinvolgimento dei cittadini per progetti di uso del territorio condivisi e sostenibili dove a prevalere sia chiaramente l'interesse pubblico.


EOLICO LIGURIA. LA SOPRINTENDENZA BOCCIA IMPIANTO A VADO LIGURE E QUILIANO.

18/4/2014

 
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Legambiente: “Posizione irragionevole. Il pregiudizio contro l'eolico condiziona il lavoro delle Sovrintendenze e favorisce le fonti fossili”.

“Chiediamo alla Regione di fare chiarezza e di aprire un confronto per spingere efficienza energetica e fonti rinnovabili come prospettiva di innovazione e lavoro a Vado e in Liguria”.


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ITALIA NO OGM: SABATO 5 APRILE NELLE PIAZZE ITALIANE PER FIRMARE IL REFERENDUM DELL'ASSOCIAZIONE SUL CIBO TRANSGENICO!

3/4/2014

 
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Sabato 5 Aprile p.v., dalle 10.00 alle 12.30, sarà allestito nei pressi dell'ingresso di EATALY Genova (Porto Antico), il banchetto informativo della campagna dove sarà possible votare il referendum sugli OGM proposto da Legambiente, vi aspettiamo!



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Ecosistema Rischio in Liguria: la mappa del rischio idrogeologico

3/4/2014

 
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Santo Grammatico, Legambiente Liguria "Investire per la difesa del suolo e la mitigazione del rischio idrogeologico come prima vera opera pubblica per il territorio, a cui destinare politiche, interventi e risorse economiche"

Bordighera, Rapallo, Santa Margherita Ligure, ma anche Chiavari, Loano, Campomorone e, ultimo in classifica, Molini di Triora. Sono i comuni che secondo il dossier Ecosistema Rischio 2013 di Legambiente e Dipartimento di Protezione Civile, non raggiungono la sufficienza nella gestione e nella prevenzione del rischio idrogeologico.
SCARICA IL DOSSIER 2014



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