IL COMUNE DI GENOVA INVESTA SUGLI IMPIANTI E MANTENGA LA MAGGIORANZA
Legambiente Liguria non strumentalizza politicamente la bocciatura della delibera per la fusione di Amiu ed Iren avvenuta ieri in consiglio comunale ma è interessata a comprendere quali saranno gli scenari e i contenuti per migliorare la gestione, raccolta e l'avvio al riciclo dei rifiuti, per la loro re immissione sul mercato, a beneficio della città.
"Bisogna ripartire ridisegnando la cornice delle relazioni tra i soci pubblici di Iren - afferma Santo Grammatico, Presidente di Legambiente Liguria - perché è fondamentale comprendere quale strada si voglia percorrere. Noi non siamo ideologicamente contrari al rapporto tra Amiu e una società di capitali privata a partecipazione pubblica ma è necessario che il controllo, la pianificazione e la gestione del ciclo dei rifiuti resti a maggioranza pubblica e a Genova, come nelle altre città, nelle mani dei Comuni".
Iren, multiutility quotata in borsa, è partecipata al 33,30% da Finanziaria Sviluppo Utilities (formata al 50% dal Comune di Genova e al 50% dalla Finanziaria Città di Torino) al 7,77% dal Comune di Reggio Emilia, al 7,50% da Piacenza ed altri comuni, al 4,64% dal Comune di Parma, al 3,44 da Kairos partner sgr e al 35,95% da altri partner.
"Attualmente - conclude Grammatico - stiamo alimentando l'inceneritore di Torino con i materiali che partono dalla nostra città e non abbiamo apprezzato le proposte di Iren che mettevano in discussione la qualità della raccolta differenziata in città. Chiediamo che la politica torni ad essere protagonista dando un segnale forte rispetto alle politiche di indirizzo nella gestione dei rifiuti. Per fare chiarezza su questi aspetti andrebbero convocati gli amministratori locali di Torino, Reggio Emilia, Piacenza e Parma, che insieme detengono la maggioranza di Iren, per una discussione pubblica. Riteniamo che Amiu andrebbe valorizzata anche attraverso un investimento sulla costruzione degli impianti, beni immobili che se funzionali all'avvio di una vera economia circolare, potrebbero rappresentare un importante capitale pubblico e un forte indotto di mercato. Purtroppo su questo ultimo punto non è stato nemmeno avviato un confronto".