“Ciò che è accaduto a causa della caduta della neve – commenta Santo Grammatico, Presidente di Legambiente Liguria – è inammissibile e bene faranno tutti coloro che hanno subito disagi a rivendicare i propri diritti nei confronti di chi sta portando il servizio ad un livello decisamente scadente. Ma oggi la nostra preoccupazione interessa anche la tariffazione integrata treno+bus, che se dovesse saltare o comunque subire degli aumenti, rappresenterebbe un ulteriore disincentivo per gli utenti”.
Gli Enti Locali, AMT e Trenitalia non possono, secondo l’associazione ambientalista, considerare il biglietto integrato come un costo ma dovrebbero considerarlo una opportunità. Nei paesi dove questa modalità di tariffazione è stata valorizzata e pubblicizzata e si è avuto un aumento degli utenti che hanno utilizzato il trasporto pubblico locale, con un maggiore introito per le casse delle aziende.
“La scomparsa o l’aumento del biglietto integrato – commenta Santo Grammatico – rappresenta l’ultima fermata prima del capolinea del trasporto pubblico locale. I costi non possono ricadere ancora una volta sui cittadini e il biglietto integrato dovrebbe essere inquadrato in una strategia che lo consideri uno strumento per ottenere risorse a favore del trasporto pubblico locale. Andrebbe valorizzato maggiormente ma siamo purtroppo distanti dal vedere serie politiche di marketing, che riportino i passeggeri su bus e treni”.
Ed in effetti – conclude la nota dell’associazione ambientalista - i dati sul numero di passeggeri trasportati ogni anno che viaggiano sul traporto pubblico locale a Genova su gomma sono sconfortanti e in controtendenza rispetto ad altre grandi città italiane, come Milano o Torino. Se nel 2009 si registravano 154 milioni e 592 mila passeggeri in soli due anni si è passati a 154 milioni e 408 mila, con una perdita netta in termini di viaggi pari a 184 mila passeggeri all’anno.
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