Intervista di Fabrizio Cerignale al Presidente regionale di Legambiente Liguria
Frane in Liguria: prevenzione, manutenzione e delocalizzazioni.
Intervista di Fabrizio Cerignale al Presidente regionale di Legambiente Liguria PONENTE LIGURE FERITO DALLE ALLUVIONI. ANCORA EMERGENZA, PRONTA LA RICHIESTA DI CALAMITA' NATURALE INSIEME ALLA REGIONE PIEMONTE.
LEGAMBIENTE LIGURIA: "NON SI TRATTA DI EPISODI ESTEMPORANEI MA RICORRENTI. PRENDERE ATTO DELL'URGENZA DI UNA PIANIFICAZIONE PER LA MITIGAZIONE E L'ADATTAMENTO AI CAMBIAMENTI CLIMATICI" Ci risiamo, le copiose piogge di queste ultime ore hanno messo in crisi i bacini idrografici nel savonese e nell'imperiese. Frane, smottamenti, allagamenti, interruzione di strade e ferrovie, dei servizi elettrici ed idrici, famiglie sfollate. Il bollettino ligure per fortuna non contiene la perdita di vite umane o feriti e l'allerta dopo due giornate di enorme apprensione per i cittadini, sta rientrando passando dai colori rosso ad arancione, giallo sino al più tranquillo verde. Verranno ora quantificati i danni subiti dalle strutture pubbliche e private (una prima stima parla di 100 milioni di euro) e avviate le procedure per ottenere risarcimenti e ripristinare l'esistente, secondo una liturgia dell'emergenza che sembra non trovare via d'uscita. Questa volta la richiesta di riconoscimento della calamità naturale sarà effettuata congiuntamente dalla Regione Liguria insieme al Piemonte. Legambiente Liguria, con il Presidente regionale Santo Grammatico, traccia un primo bilancio su questa ennesima alluvione. "Il primo segnale riguarda il sistema di allerta che è diventato, con l'utilizzo dei colori, più chiaro e di facile comprensione per i cittadini, unito alla professionalità dei previsori meteo e a quello del sistema di protezione civile che ha operato sui territori. Poi la comprensione delle difficoltà di una regione che continua a subire gli effetti dei cambiamenti climatici, dalla costa all'entroterra: l'ordine ligure dei geologi ha censito per la Liguria la presenza di oltre 7000 frane; le strade che tagliano i versanti delle valli si riempiono di rii improvvisati quando il terreno è saturo e la nostra regione ha una rete stradale, la più fitta d'Italia con 98 chilometri di strade ogni 100 chilometri quadrati di superficie, che ha pesantemente determinato l'incapacità di tenuta dei reticoli idrografici e la difficoltà nella gestione dei flussi d'acqua; il dossier RFI per quanto riguarda le infrastrutture ferroviarie liguri che ha rilevato, tra diversi livelli di pericolosità ed urgenza per gli interventi di messa in sicurezza, una frana incombente sui binari ogni 236 metri. In questo quadro sono circa cento ventimila le persone che vivono, lavorano o studiano nelle cosiddette aree rosse della nostra regione che ha il 91% dei comuni con case che si trovano in aree a rischio dissesto idrogeologico. Per questo la Regione Liguria dovrebbe essere protagonista e capofila nella pianificazione delle misure di adattamento e mitigazione ai cambiamenti climatici. Questa pianificazione sarà utile per uscire dalla costosissima logica dell'emergenza, per proteggere la salute e il benessere delle comunità locali, garantire la minimizzazione dei rischi, migliorare la capacità di adattamento dei sistemi naturali, sociali ed economici." Dopo gli arresti di 15 giorni fa, arriva la prima sentenza della Corte Suprema. Legambiente: la legge funziona
Nel'articolo pubblicato su La Nuova Ecologia Online, i particolari relativi al caso dei dragaggi nel Golfo di La Spezia, con il commento del nostro vice Presidente, Stefano Sarti. ![]() Legambiente: sulla raccolta differenziata una regione a due velocità. Forte incremento in alcune zone, ancora al palo la città di Genova. Con i nuovi Bacini di Affidamento maggiore efficacia e sostenibilità economica. Genova, 21 ottobre 2016 - E' una regione a due velocità quella che emerge dal dossier 2016 di "Comuni Ricicloni", lo studio sullo stato dell'arte della raccolta differenziata in Liguria promosso da Legambiente Liguria con il patrocinio della Regione Liguria in collaborazione con l’Osservatorio rifiuti della Regione Liguria, con il sostegno di Conai, il Consorzio nazionale imballaggi. Analizzando i dati della raccolta differenziata del 2015 presentati nel dossier emerge come i Comuni che vedono superare la soglia del 65% di raccolta differenziata passino da sedici a trentadue, il 13,8% delle amministrazioni liguri, ma che rappresentano solamente il 9% dei cittadini. Tirando le somme, in Liguria rispetto alla gestione sostenibile dei rifiuti sono ancora fuorilegge 1.434.166 abitanti sui 1.571.982 censiti. Link alla pagina di download del dossier 2016 “FENOMENI METEOROLOGICI ESTREMI. DENUNCIAMO DA TEMPO CHE CON I CAMBIAMENTI CLIMATICI EMERGENZA NON SOLO PER ALLUVIONI”NECESSARIA UNA STRATEGIA REGIONALE PER LA SICUREZZA DEI CITTADINI E DEL TERRITORIO
“Non abbiamo mai visto nulla del genere” è stato il commento più diffuso da chi ha vissuto l’allerta rossa meteo, nel genovesato e nel levante ligure, in queste ultime ore. “Purtroppo – commenta Santo Grammatico, Presidente di Legambiente Liguria - non possiamo stupirci considerato che l’intensificazione dei fenomeni meteorologici estremi, come sottolineano e riportano da tempo, mediante i loro rapporti all’ONU gli scienziati riuniti nell’International Panel on Climate Change, sono ormai una realtà conclamata. La Liguria, per condizione geografica e orografica, con i monti a stretto contatto con il mare è, in maniera evidente, al centro degli effetti prodotti dai cambiamenti climatici e in questi anni e per questa ragione continuerà ad essere sovra esposta rispetto ad eventi di questo genere. Non è un caso che, per questi motivi, sia diventata oggetto di interesse mediatico e di studio a livello internazionale.” Con questa allerta rossa ancora in corso in queste ore – prosegue la nota di Legambiente Liguria - è evidente che i danni, ancora da stimare, possono derivare non solo da fenomeni alluvionali ma, come già denunciammo nell’agosto 2014 quando Arenzano fu colpita da una intensa tromba d’aria, da una pluralità di fenomeni direttamente collegabili al global warming. “Per affrontare questa sfida – conclude il Presidente di Legambiente Liguria - che vede l’aumento dei fenomeni meteorologici estremi con impatti sociali ed economici, danni alle infrastrutture, disagi alla vita quotidiana dei cittadini e alla loro sicurezza è necessario ridurre rischi e impatti attraverso l’attuazione di strategie di adattamento mirate. Per questo, ribadiamo, è necessario la Regione Liguria cominci velocemente a definire la propria Strategia di adattamento ai cambiamenti climatici, recuperando fondi economici dai programmi europei, riorientando le priorità sulle grandi opere e creando un fondo regionale, attraverso una quota dei pedaggi autostradali, per supportare i cittadini e le attività imprenditoriali colpite. VENERDI' 21 OTTOBRE
A PARTIRE DALLE ORE 9.30 PRESSO LA SALA TRASPARENZA DELLA REGIONE LIGURIA SARA' PRESENTATA L'EDIZIONE LIGURE DI COMUNI RICICLONI di seguito il programma: LA PIU' GRANDE INIZIATIVA DI VOLONTARIATO AMBIENTALE INTERNAZIONALE AL VIA DA VENERDI' 23 A DOMENICA 25 SETTEMBRE
SCUOLE, ASSOCIAZIONI, MIGRANTI, ENTI LOCALI PER UN MONDO PIU' PULITO E ACCOGLIENTE A GENOVA APPUNTAMENTO DOMANI VENERDI' 23 AL PARCO DELLE MURA PEDONALIZZATO Guanti, sacchetti, rastrelli, buona volontà e solidarietà, ecco gli ingredienti della stagione 2016 di Puliamo il Mondo, l'iniziativa di volontariato internazionale che si svolge in Italia dal 1993 e coinvolge migliaia di volontari in oltre 120 paesi in tutto il mondo. In Liguria saranno ventidue le iniziative organizzate da Legambiente grazie al coinvolgimento di scuole, associazioni, migranti ed il supporto degli enti locali. La campagna, che ha il patrocinio del Ministero dell’Ambiente, della Tutela del territorio e del Mare, del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, di UPI e di ANCI è dedicata al tema dell’accoglienza e dell’integrazione. "Un mondo più pulito e accogliente - commenta Santo Grammatico, Presidente di Legambiente Liguria - con questo slogan mettiamo al centro dell'attenzione la necessità di intervenire nelle situazioni di degrado ambientale o per valorizzare luoghi di pregio sfregiati dall'inciviltà, per garantire la riappropriazione dei cittadini degli spazi urbani. Ciò è possibile solo se inneschiamo relazioni sociali virtuose, che abbattano le barriere culturali, etniche, religiose e mentali, operando insieme a favore della collettività". ![]() Emergenza incendi in Liguria: colpa, dolo e cambiamenti climatici. In aumento il rischio in Liguria: in sei anni bruciati oltre 7000 ettari Legambiente Liguria: "Oltre alla prevenzione e al rafforzamento dei controlli è necessaria una strategia di adattamento ai cambiamenti climatici" Questi ultimi due mesi hanno visto decine di roghi, dalla costa all'entroterra ligure, mandare in cenere il territorio boschivo ligure. Il conto degli ultimi sei anni è drastico: dal 2009 a fine 2015 la superficie percorsa dal fuoco, sia boscata che non boscata, è stata di 7196 ettari. A questa preoccupante statistica andranno aggiunte le centinaia di ettari andate in fumo negli ultimi giorni in tutte e quattro le province liguri, che hanno causato danni al patrimonio abitativo, sfollati e interessato importanti infrastrutture come gli acquedotti, provocando timori nella popolazione quando avvenuti vicino ad oleodotti o impianti industriali, come ad agosto a Vado Ligure. Eppure negli ultimi anni la tendenza ad una diminuzione del fenomeno delle aree percorse dal fuoco sembrava essere incoraggiante, considerato che si passò dai 262 ettari bruciati nel 2013 ai 223 nel 2014. E' stato il 2015 l'anno dell'inversione di tendenza con 1062 ettari andati in fumo. E il 2016, con i suoi 134 incendi al 28 agosto e quasi 600 ettari, non si è ancora concluso. Legambiente si unisce al dolore delle popolazioni colpite. Paese fragile. In questo disastro senza fine l'unica certezza è l'urgenza della messa in sicurezza dei territori.
Legambiente si unisce al dolore delle popolazioni colpite dal disastroso terremoto, a cui esprime la più sentita vicinanza. L’associazione mette a disposizione tutte le proprie risorse e know how nell’ambito del sistema di Protezione Civile, di cui fa parte, per offrire il proprio contributo alle fasi emergenziali e di ricostruzione. La drammaticità dell'evento ci ricorda, ancora, che l'Italia è un Paese fragile e a rischio sismico. Investire nella riqualificazione degli edifici per renderli sicuri non è più rimandabile. Non appena disponibili, saranno pubblicati aggiornamenti circa le modalità di coinvolgimento dei volontari. Per info: [email protected] Articoli di Rossella Muroni ed Edoardo Zanchini: http://www.legambiente.it/contenuti/articoli/terremoto-legambiente-si-unisce-al-dolore-delle-popolazioni-colpite |
Archives
September 2018
|