DEL PROGETTO “GENOVA E IL RISCHIO IDROGEOLOGICO: PREVENZIONE E GESTIONE DEI CONFLITTI" SVILUPPATO CON I CORPI CIVILI DI PACE:
OLTRE MILLE PERSONE SENSIBILIZZATE E INFORMATE SUI TEMI DELL’AUTOPROTEZIONE
VALBISAGNO INSICURA PER IL 55,2% DEI SUOI ABITANTI, E PER IL 20% DI QUESTI LO RIMANE NONOSTANTE LE NUOVE OPERE
Scarica la relazione con i dati dei questionari.
Nel 55,2% dei cittadini della Val Bisagno intervistati è aumentata la percezione di vivere in zone ad alto rischio, soprattutto dopo gli eventi alluvionali del 2011 e del 2014. La realizzazione dei lavori di messa in sicurezza, come gli scolmatori del Fereggiano e del Bisagno e la risolettatura dell’asta terminale del torrente, hanno contribuito ad aumentare il senso di sicurezza della maggioranza dei cittadini (dichiarato dal 62%), ma non hanno convinto ancora un'ampia fetta di popolazione (attorno al 20%). Percezioni che, oltretutto, non fanno il paio con la corretta informazione: quasi nessuno sapeva a che punto fossero le opere e quale la loro funzione.
I risultati del progetto “Genova e il rischio idrogeologico: prevenzione e gestione dei conflitti” sono stati presentati mercoledì 23 maggio a Palazzo Verde da Sandra Bettio, Responsabile Arci Servizio Genova; Santo Grammatico, Presidente di Legambiente Liguria; Sara Garau, Giada Mascherin, Alice Micchini e Greta Pastorino, Volontarie dei Corpi Civili di Pace.
“Gli scenari che abbiamo vissuto dopo gli eventi alluvionali – commenta Santo Grammatico, Presidente di Legambiente Liguria – assomigliavano a quelli post bellici per la condizione catastrofica in cui abbiamo trovato alcune zone della città e per i fenomeni di conflitto sociale che si sono generati. Per questo abbiamo proposto e sviluppato un progetto innovativo, che ha formato le giovani volontarie fornendo loro conoscenze e competenze specializzate. Il numero delle persone coinvolte e i risultati dei questionari crediamo rappresentino un contributo per una maggiore consapevolezza della cittadinanza che vive in contesti ad alto rischio”.
Una consapevolezza sempre più necessaria, se si considera che la maggioranza degli intervistati tra gli abitanti (76,5%) ha affermato di non aver ricevuto comunicazioni dall'amministratore di condominio o dal proprietario dell’immobile sui rischi alluvionali nella zona, nonostante l’ordinanza comunale N. 308 del 06/10/2017. Quando la consapevolezza del rischio esiste, rimane comunque una percentuale di commercianti (75%) che non vuole rilocalizzarsi per mettere in sicurezza la propria attività, nonostante abbia subito danni anche ripetuti, pur di non perdere la propria clientela. Ma esiste un 24,6% di intervistati indecisi a cui potrebbero essere indirizzati i fondi specificatamente previsti dalla missione di Governo Italia Sicura per la delocalizzazione.
“I laboratori di informazione e comunicazione sviluppati per oltre due mesi durante l’anno a Palazzo Verde - commentano le volontarie dei Corpi Civili di Pace - sono stati frequentati anche da tre classi dei Centri Provinciali di Istruzione per gli Adulti di Genova Ponente e del Levante Tigullio, con sessantasette alunni di nazionalità straniera e da dieci pazienti dell’Associazione Ligure Famiglie Pazienti Psichiatrici. La relazione che abbiamo instaurato è stata positiva, inclusiva e siamo certe abbia rappresentato un momento di forte crescita, anche per noi”.
Tra le scuole che hanno partecipato ai laboratori e al concorso per la creazione di acrostici della parola "ALLUVIONE", realizzati in forma grafica secondo la creatività degli alunni, sono state premiate la classe III A della scuola primaria Istituto Comprensivo di Prà, Plesso Montanella e, per la scuola secondaria di primo grado la classe III E dell’Istituto Comprensivo Barabino, Plesso Barabino.
Il progetto è riuscito a coinvolgere, oltre alle scuole, anche diverse fasce sociali, informandole sui comportamenti opportuni per autoproteggersi dai fenomeni alluvionali. Per la formazione specifica sviluppata durante il progetto, oltre agli esperti di Legambiente, sono state coinvolte Arpal, la Protezione civile comunale e regionale, il Parco Nazionale delle Cinque Terre, l’Ordine regionale dei Geologi della Liguria, l’Associazione Amici di Ponte Carrega.