![]() In Liguria, Genova in vetta per le emissioni di Ozono. Tornano i superamenti dei limiti di legge per le polveri sottili (PM10), preoccupa ancora l'ossido di azoto e l'inquinamento acustico. Legambiente Liguria: “Per contrastare lo smog e tutelare la salute dei cittadini necessari interventi urgenti a livello locale rilanciando il trasporto pubblico locale e una mobilità nuova. Interventi urgenti anche sulle fonti di emissione portuali e industriali" Città soffocate e avvolte dallo smog. Anche il 2015 per l’aria respirata nei centri urbani è stato un anno da “codice rosso”, segnato da un’emergenza smog sempre più cronica. Milano avvolta in una cappa che la fa somigliare a Pechino, la Pianura Padana coperta da un manto di nebbia e smog, la città della Mole dove non si intravedono sullo sfondo le montagne e la vetta del Monviso, o Roma che si risveglia più volte velata da un’insolita foschia sono solo un esempio. ![]() Santo Grammatico: "mesi di discussione persi, un Piano che risponde alle aspettative di un certo elettorato" Durante il suo intervento al Convegno "Nuovi Modelli per Nuovi Mercati" nell'Assemblea Pubblica Ance Genova, il presidente di Legambiente Liguria Santo Grammatico sottolinea come “l'approvazione di queste ore del Piano Casa da parte del Consiglio regionale della Liguria metta al centro dell'agenda politica ligure la necessità di un rilancio dell’edilizia che non consumi suolo. Per questo è fondamentale lanciare un'alleanza tra le forze politiche sociali, ed economiche capace di conciliare la rigenerazione urbana delle nostre città e la tutela del territorio dal dissesto idrogeologico”. ![]() GENOVA, 29 novembre 2015 – Un fiume di persone, un corteo pacifico, determinato e colorato di verde come il Pianeta che vorremmo, come la politica che la “Marcia Globale per il Clima” chiede ai leader di tutto il Mondo. Mancano ormai poche ore all’apertura ufficiale della COP 21 (30 Novembre – 12 Dicembre), il vertice che porta a Parigi leader politici provenienti da 195 Paesi per concludere accordi in grado di ridurre l’impatto delle attività umane sul clima e di cambiare, di fatto, il futuro dell’intero Pianeta. Associazioni e cittadini sono scesi in piazza a Genova così come in molte altre città d’Italia e del Mondo per un totale di oltre 2.300 eventi in contemporanea. E così assieme alle circa 1.000 persone che oggi si sono messe in cammino da Piazza Caricamento risalendo via San Lorenzo e riempiendo di quadrifogli verdi Piazza De Ferrari, altre migliaia di persone nelle città italiane, così come dalla parte opposta della Terra, hanno percorso simbolicamente tratti a piedi o in bicicletta. Una sola voce per chiedere l’impegno concreto ad abbandonare definitivamente l’utilizzo dei combustibili fossili. Promossa da Avaaz, la “Marcia Globale per il Clima” di Genova è stata organizzata su iniziativa di un gruppo di cittadini con la collaborazione dei volontari di OA WWF Genova Città Metropolitana e Greenpeace Gruppo Locale di Genova ed ha ottenuto il Patrocinio del Comune di Genova. Significativa l’adesione di realtà che rappresentano la società civile, ben 33 tra associazioni e comitati locali. L'arrivo del corteo ha letteralmente riempito e colorato l'area di Piazza De Ferrari. A dar voce ai numerosissimi cittadini, quadrifogli, cuori, palloncini verdi, messaggi come “Non c'è un pianeta B” e “Clima: ultima chiamata!” e gli striscioni che hanno aperto la marcia "COP 21: Salviamo il clima ora" e “ Genova vuole 100% energia rinnovabile”. Con il supporto dei volontari i partecipanti si sono divertiti a costruire una coreografia di grande impatto che ha consentito di scattare dall'alto alcune immagini simboliche dell'iniziativa. La manifestazione è stata anche una marcia per la pace per due ordini di ragioni: fermare il riscaldamento globale significa diminuire i rischi di conflitto per le risorse e nello stesso tempo sostituire le fonti fossili con l'energia pulita e l'efficienza vuol dire ridurre il rischio di nuove guerre per il petrolio. Il numerosissimo gruppo, di cui facevano parte anche molti bambini e numerosi ciclisti urbani (simbolo di una delle soluzioni più facili ed efficaci per combattere il cambiamento climatico: la mobilità sostenibile), si è infine spostato nella vicina Piazza Matteotti. Dalle 15.30 in poi, in un contesto totalmente apartitico, un momento di riflessione con alcuni brevi interventi a cura di esponenti del mondo scientifico, ambientalista e delle associazioni. L'iniziativa, fortemente voluta e sentita sul territorio genovese, ha potuto contare su una partecipazione in grado di superare di gran lunga le aspettative, ed è prova di una sempre maggiore consapevolezza riguardo alle conseguenze del riscaldamento globale e del consolidarsi di un movimento globale che avverte l'urgenza, qui come in tutto il Mondo, di alzare la propria voce per difendere il Pianeta che ci ospita. Hanno aderito all'iniziativa: Accademia Kronos, Aiab Liguria, AMA, Amici del Chiaravagna, Amistà - Associazione di promozione sociale, Anemmu in bici a Zena, ARCI Genova, ATTAC Genova, Avaaz Italia, Circoliamo Sampierdarena, Comitato Acquasola, Comitato Senonoraquando Genova, Comitato SpeziaViaDalCarbone, Comitato STOP TTIP Genova, Coop ONLUS Impressioni Grafiche, Coordinamento Genovese Salviamo il Paesaggio, FIAB – Amici Della Bicicletta Genova, G.I.A.N (Gruppo Italiano Amici della Natura) di Genova, Greenpeace Gruppo Locale di Genova, Gruppo volontari Emergency di Genova, GSCSWalking, ISDE Italia Medici per l’Ambiente, Legambiente Liguria Onlus, L.I.P.U., Libera Genova, Massa Critica Genova, Matermagna, Music Hub, Paradase Onlus, OA WWF Genova Città Metropolitana, Retenergie Società Cooperativa, Vivere Sostenibile, Y.E.A.S.T. ![]() L’appuntamento è per domenica 29 novembre 2015 alle ore 14.30 in Piazza Caricamento! La Marcia per il clima sarà pacifica, divertente, colorata, partirà da Caricamento per passare da Via San Lorenzo, Piazza Matteotti, Piazza De Ferrari con ritorno in piazza Matteotti dove alcuni esperti (Carlo Malgarotto, Presidente dell'Ordine dei Geologi della Liguria; Luca Onorato, metereologo; Serena Recagno, tecnico dell'Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente ligure) ci parleranno del clima. Anche LEGAMBIENTE LIGURIA PARTECIPERA' con le sue bandiere gialle :) Perché: Il prossimo 30 novembre leader politici da tutto il mondo si incontreranno a Parigi per iniziare i negoziati per il prossimo accordo sul clima. Per questo, il giorno prima, in tutto il mondo scenderemo nelle piazze e nelle strade per chiedere a ognuno dei nostri leader di impegnarsi a raggiungere il 100% di energie pulite. Lo scopo della manifestazione è quello di chiedere che dalla COP21 (la ventunesima conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici che si terrà a Parigi dal 30 novembre all'11 dicembre 2015). scaturisca un accordo equo, legalmente vincolante, che consenta di limitare il riscaldamento globale legato alle attività umane ben al di sotto di 2°C (possibilmente 1,5°C) accelerando la transizione verso lo sviluppo sostenibile. ![]() Grammatico e Piombo: "Questo Piano Casa somiglia più alla madre di tutte le sanatorie piuttosto che uno strumento di riqualificazione del patrimonio edilizio" Legambiente Liguria e WWF sono stati convocati in Regione Liguria per le audizioni in commissione IV Territorio e Ambiente sul Piano Casa che la Regione vorrebbe varare in fretta e furia per non arrivare alla naturale scadenza prevista al 31 dicembre 2015. Le due organizzazioni presenteranno un documento congiunto dove si esprime la forte contrarietà al nuovo DDL proposto che modifica il vecchio Piano Casa varato nel 2009. “La nuova legge viene proposta in completa assenza di una analisi sui risultati ottenuti dal precedente piano – commenta Santo Grammatico, Presidente di Legambiente Liguria- che già avrebbe dovuto rilanciare il comparto edile e che ha evidentemente fallito. Un fallimento dovuto alla logica con cui si immagina la riqualificazione del patrimonio edilizio: continuando a puntare, in modo sbagliato, sugli aumenti volumetrici piuttosto che sulla qualificazione energetica e del comfort dei nostri edifici e delle nostre abitazioni”. “Gli articoli della nuova legge – continua Marco Piombo, delegato ligure del WWF Italia – ci preoccupano perché contengono forzature sugli strumenti urbanistici delle aree protette e dei Comuni. Riteniamo pertanto necessario che le norme a carattere straordinario di questo Piano Casa non finiscano per interferire con quelle di tutela paesaggistica, naturalistica e ambientale, sminuendone l’efficacia e la portata”. WWF e Legambiente Liguria fanno notare i contenuti ideologici e speculativi contenuti nelle modificazioni del Piano Casa con la “sanatoria delle sanatorie” evidente con l’abrogazione all’art.5 comma 1 lettera b che riguarda, tra le altre, le “opere realizzate in assenza o in difformità dal titolo abilitativo edilizio e non conformi alle norme urbanistiche e alle prescrizioni degli strumenti urbanistici”, come possono essere ad esempio quelle costruite in zone riconosciute a dissesto idrogeologico, in aree ad elevata e molto elevata pericolosità idraulica e geomorfologica e in aree soggette ad inedificabilità assoluta. Per coloro che hanno commesso un reato, all’interno di queste aree e poi sanato grazie ai condoni edilizi, si prevede una premialità grazie all’introduzione dell’art.7 bis, valido sia per gli edifici residenziali e non, che prevede la possibilità di aumentare del 50% le volumetrie condonate dopo la demolizione e all’atto della ricostruzione. ![]() Rischi ambientali, le nuove prospettive per una Liguria più sostenibile: si chiude il congresso di Legambiente Liguria con la riconferma alla presidenza regionale di Santo Grammatico Si è conclusa sabato 14 novembre al Porto Antico di Genova la due giorni congressuale di Legambiente Liguria che ha visto nel suo giorno di apertura una giornata di studio e progettazione sulla comunicazione dei nuovi rischi ambientali e nella seconda un approfondito dibattito sui temi sociali, ambientali ed economici. Al dibattito dopo il minuto di silenzio per ricordare quanto accaduto a Parigi, si è svolta la relazione del presidente uscente Santo Grammatico raccolta negli appunti congressuali, che ha sottolineato l'impegno degli ultimi anni dell'organizzazione. ![]() Clima e dissesto idrogeologico, traffico, mobilità e ambiente urbano, convivenza con la fauna selvatica. Comincia con una giornata di studio e progettazione verso una campagna di comunicazione sociale, fra social network, linguaggio visivo e giornalismo di precisione la due giorni del Congresso regionale di Legambiente Liguria che si terrà venerdì 13 e sabato 14 novembre negli spazi di Condiviso in Calata Andalò di Negro al Porto Antico di Genova. A descrivere il lavoro che verrà condotto nella prima giornata il direttore del mensile “La Nuova Ecologia” di Legambiente, Marco Fratoddi. “Sono tre i fenomeni rilevanti e significativi, in un territorio come quello ligure caratterizzato dalla fragilità idrogeologica, da forti concentrazioni antropiche e dalla contiguità con la dimensione naturale che abbiamo deciso di analizzare per questo evento. Il rischio climatico rappresentato dagli eventi meteorologici estremi, quello da traffico veicolare per la popolazione urbana dei ciclisti e pedoni, infine quello che deriva dall'incontro, oggi più frequente rispetto soltanto a pochi anni fa, con la fauna selvatica nel suo habitat e non solo. I partecipanti verranno formati nella parte mattutina grazie alle relazioni previste e nel pomeriggio seguirà un contest di progettazione per piccoli gruppi da cui emergeranno campagne di comunicazione che potranno essere indirizzate alla sensibilizzazione e informazione dei cittadini. Temi sostanziali per la cittadinanza così da metterla in condizione di affrontare queste tipologie di rischio migliorando le proprie conoscenze, superando il sensazionalismo e la narrazione ex-post, quella che mette a tema il dissesto idrogeologico, ad esempio, solo dopo l'ennesima alluvione, che caratterizza larga parte del giornalismo contemporaneo, seminando al contrario una cultura finalizzata alla prevenzione e all'adattamento.” La mattina di sabato 14 novembre invece sarà dedicata al dibattito sulle politiche ambientali, economiche e sociali nella nostra regione, per questo Legambiente Liguria ha preparato gli appunti congressuali a disposizione dei partecipanti. “Il documento che portiamo alla attenzione del nostro congresso – commenta Santo Grammatico, Presidente di Legambiente Liguria – è focalizzato su alcune delle principali questioni affrontate in questi quattro anni di mandato. Il tema del rapporto tra ambiente e lavoro, troppo spesso e inutilmente posti in conflitto tra loro, la fragilità del territorio minacciato da progetti di inutili infrastrutture e adesso da un piano casa proposto dalla nuova amministrazione regionale. La transizione ad un modello energetico sostenibile, che abbandoni l’utilizzo delle fonti fossili a partire da scenari senza carbone affrontando poi il tema delle emergenze, vero nodo dell’arretratezza della nostra regione, dal dissesto idrogeologico alla gestione dei rifiuti sino alle ecomafie. Un documento critico ma anche ricco di proposte per provare a dotare la nostra regione di una agenda che guardi alla green economy come fattore di emancipazione e sviluppo durevole.” Il pomeriggio sarà dedicato ai delegati dell’associazione che svolgeranno il loro mandato rinnovando gli organismi sociali. Si ringraziano per la collaborazione Aboca, Prati Armati s.r.l., Stopflood |
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